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SICUREZZA IN SANITÀ, UIL CHIEDE INTERVENTO PREFETTO

La Uil ed in particolare il settore della categoria sanità del sindacato, esprime in una nota ufficiale inviata alla stampa le proprie preoccupazioni sullo stato del comparto a Taranto a provincia.
“Ci sono eventi, scrive la Uil, che fanno da spartiacque, che segnano il discrimine tra le situazioni emergenziali e le loro degenerazioni.
Ebbene l’aggressione al SS Annunziata, che ha determinato la morte cerebrale di una paziente, trattenuta, probabilmente, molto oltre il dovuto (l’esiguità di personale sanitario nel corso dei periodi estivi è ai massimi livelli),non può più essere considerata evento sentinella, ma colloca, secondo la Uil, definitivamente, il nosocomio tarantino tra le situazioni ad altissimo rischio.
Un evento, prosegue la nota della Uil, che sorprende solo per la sua terribile crudezza, ma non giunge, sicuramente, inatteso, improvviso: le avvisaglie si erano abbondantemente manifestate in più circostanze. E’necessario, secondo il sindacato, a questo punto ricordare i ripetuti episodi di aggressione fisica e verbale cui quotidianamente medici ed infermieri sono sottoposti, forse, perché unicamente colpevoli di lavorare presso il SS Annunziata.
Siamo, oggi, a commentare, si legge nell’intervento della Uil, la più grave delle situazione mai verificatasi, punta dell’iceberg delle aggressioni sommerse e non fatali (e di solo alcune settimane fa un’altra aggressione ad una dottoressa del Pronto soccorso), che ci ha fatto assurgere agli onori della cronaca nera nazionale.

Ritorna, e questa volta in forma drammatica, il tema delle carenze di personale e dell’azione di razionalizzazione dell’offerta sanitaria, che oggi hanno toccato il loro punto di criticità massimo.
La chiusura di reparti e di ospedali, l’aver trasformato in permanenti i piani sanitari estivi, i conclamati deficit di personale sanitario, adesso hanno un costo tangibile: la perdita di vite umane.

Ad oggi,conclude Uil, tutte le sollecitazioni a vario titolo effettuate non hanno sortito gli effetti sperati, come le stesse misure straordinarie apprestate dal Governo (sia di beni strumentali che di risorse finanziarie per la stipula di contratti a tempo determinato), non hanno esuberato una molto stentata ed insoddisfacente transizione.

Reiteriamo la richiesta di riorganizzare l’intero sistema sanitario, a partire dal ripristino integrale sia dei presidi di Polizia che di quelli di vigilanza all’interno degli stessi.
Invitiamo Il Prefetto di Taranto a convocare un immediato vertice alla presenza dei massimi rappresentanti istituzionali e dei rappresentanti dei lavoratori della Sanità jonica per varare, con immediatezza, le prime misure necessarie a tutela dell’incolumità dei pazienti e dei lavoratori della sanità.
La drammaticità degli eventi occorsi richiede interventi urgenti e adeguati alle circostanze.”

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