Vai al contenuto

TARANTO, MBIDA HA LA RICETTA PER LA RINCORSA AL PRIMATO

Con la simpatia che è alla base del suo carattere, Jean Mbida dona a suoi ‘ingredienti’ per la ricerca del primo posto del Taranto nel corso di 100 Sport Magazine.

“Dobbiamo essere tranquilli, umili, pensare a noi stessi. non pensiamo ai due Francavilla, altrimenti sprecheremmo energie. Dobbiamo mettere in campo il massimo e giocare come col Torrecuso, non dobbiamo avere l’ansia del risultato. In alcune partite abbiamo perso terreno, dobbiamo pensare a presente e poi al futuro. Vincere per forza? Si crea ansia, noi invece dobbiamo star tranquilli. Stiamo facendo bene, con serenità, questa è una parola d’ordine. In campo c’è sintonia e complicità in tutti noi, frutto di un gruppo che si sta creando col lavoro di mister Cazzarò. Difensore centrale? Non ho mai avuto problemi di giocare in quel ruolo. Ultimi 2-3 anni ho sempre agito davanti alla difesa. Il gol subito col Torrecuso? Un pizzico di fortuna, dal doppio rimpallo vinto e il pallone in mezzo all’area. Poi c’è da dire che sul 2-0 con l’uomo in più c’è stato un piccolo calo di concentrazione e abbiamo sbagliato. I tifosi? E’ ancora poco tempo che sono qui, questa è una piazza calda e importante. Parecchie volte ho giocato contro il Taranto e il pubblico è fantastico. Dobbiamo farli riavvicinare con le nostre prestazioni. Sui giocatori? Il gruppo è eccezionale, non c’è uno preferito. Sull’utilizzo in campo: in questo momento non serve far polemica, erano due domeniche che non giocavo e mi sono sacrificato per giocare in un altro ruolo. Però per raggiungere l’obiettivo prefisso io accetto qualsiasi richiesta del mister. La rincorsa è possibile: ci aspettano 11 finali, dobbiamo guadagnare quanti più punti possibili senza nessuna ansia. In questo momento pensiamo a noi stessi e vincere quante più partite possibili. Nardò sta dando segnali più importanti, non voglio sprecare altre energie per qualsiasi squadra sia su. E, ripeto, noi crediamo tutti, compagni, società alla rimonta. Dobbiamo crederci, la speranza è l’ultima a morire. Dobbiamo rompere il tabù trasferta. A Isola Liri abbiamo avuto il giusto approccio alla gara e meritavamo di più, su un campo difficile. A San Severo andiamo per conseguire un risultato importante. Messaggio alla tifoseria? Esserci vicino come hanno sempre fatto”.

Lascia un commento