Eventi importanti come il Concerto del 1° Maggio, ed in queste settimane Medimex, hanno confermato che Taranto può essere la città ideale per ospitare vetrine internazionali della musica; così per il cinema, come il recente interesse di alcune produzioni e festival sta confermando. Anche i progetti meno onerosi, ma di qualità, legati alla musica -con il Cinzella Festival, il Locomotive Jazz- alle produzioni enogastronomiche – il Due Mari Wine Fest – confermano un fermento ed un impegno intelligente e fattivo che testimonia la voglia da parte di giovani imprenditori ed associazioni di scommettere su Taranto. Così come è una scommessa la fatica quotidiana delle imprese turistiche della ospitalità alberghiera ed extra alberghiera, della ristorazione e bar, degli stabilimenti balneari, dell’intrattenimento, dei servizi culturali, del loisir e della cultura che investono risorse ed energie per qualificare la accoglienza turistica del territorio. E’ una scommessa l’impresa di Jonian Dolphin, ma anche l’acquisto della barca per le cene a bordo del giovane neo imprenditore, l’ape calessino, e le tante altre iniziative partite in questi ultimissimi anni.
I turisti sono ormai una realtà anche per Taranto, ci sono, girano per strada e li si vede soprattutto in occasione degli eventi , lo confermano i numeri in crescita delle presenze alberghiere.
Si deve tesaurizzare e far crescere questo fenomeno, si deve lavorare per andare al di là della occasionalità e per dare qualità certa e strutturata alla offerta turistica territoriale. Medimex è stato un grande banco di prova per Taranto, ma si può fare meglio: i servizi pubblici per la mobilità urbana, i parcheggi devono essere organizzati in modo tale che la città sia pienamente funzionante. Si deve puntare sul metodo, affinché il cittadino possa sentirsi sicuro che in occasione dell’evento la città è in grado di dare risposte ai suoi bisogni.
Su questi temi nel maggio scorso Confcommercio ha chiesto un incontro con l’assessore al Turismo del Comune di Taranto, Valentina Tilgher, rappresentando la necessità di un confronto sistemico su alcune problematiche (l’informazione turistica, la promozione, l’organizzazione dei servizi, il coinvolgimento delle rappresentanze delle categorie in occasione degli eventi, etc.) e sull’avvio di un possibile percorso di collaborazione per migliorare e qualificare l’offerta turistica. Contestualmente sarà necessario che si dia operatività al Distretto del Turismo, istituito con decreto ministeriale nel dicembre scorso, ma ad oggi non ancora operativo. Si è ancora nella fase di attesa di sapere come si intenda operare per dare contenuto al distretto tarantino.
Certo è che il turismo è un possibile fattore di sviluppo economico e sociale del territorio provinciale tarantino, e nulla e nessuno -Ilva a prescindere- potrà fermare la voglia di riscatto di Taranto e soprattutto la crescente consapevolezza che vi è un patrimonio di cultura e valori che attendono di essere messi a sistema e promossi.
Le poco opportune affermazioni del neo ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, che tanto scalpore hanno giustamente sollevato in città, parole, si vuole sperare, rese da chi ha ancora poca esperienza nella gestione della comunicazione, di contro devono stimolare i tarantini ad impegnarsi per affermare il desiderio di rilancio economico e sociale di Taranto, e ad essere consapevoli che occorre un cambio corale di cultura che può essere anche quello del cittadino che rispetta i luoghi e gli spazi pubblici, del commerciante che fa bella la vetrina del proprio negozio, dell’amministrazione pubblica che istituisce un percorso di premialità dei cittadini più virtuosi.
Nota stampa Confcommercio Taranto
