Ancora una volta Taranto si rileva una fonte preziosa di biodiversità, l’ultimo ritrovamento del progetto SOS ANIMALI del WWF Taranto in collaborazione con Balto&Togo, Arpec Puglia, Dany’sRanch di lido Azzurro, ci ha particolarmente colpito. E’ quanto si legge in un comunicato stampa inviato dalla sezione di Taranto del WWF che prosegue. In seguito ad una segnalazione abbiamo recuperato la carcassa di una Lontra europea (Lutralutra). Il ritrovamento è importante, anche se morta, ed in se ha un prezioso contenuto scientifico. La carcassa della Lontra è stata ritrovata nei pressi del Mar Piccolo nell’area del nascente Ecomuseo del Mar Piccolo (eco.Pa.Mar)e rappresenta una novità per il territorio. La Lontra – scrive il WWF – è un animale errante che percorre molti chilometri per trovare nuovi luoghi trofici e soddisfare le proprie esigenze alimentari. La Lontra è un mustelide che si ciba prevalentemente di pesce, è un’ottima nuotatrice, ha una pelliccia di colore marrone intenso nella parte superiore e più chiaro sulla gola. Il corpo è allungato con coda lunga e affusolata, con orecchie molto piccole. Il muso è coperto di baffi robusti,le zampe corte e con piedi palmati la rendono una ottima nuotatrice. Può addentrarsi fino alle zone costiere, come in questo caso, spinto dalla necessità di cibo, mangia anche gamberetti e altri invertebrati e a volte uccelli acquatici. Sulla terra preda arvicole, conigli e altri piccoli mammiferi. Generalmente è notturna. Passa molto tempo in acqua.
Questa è la prima segnalazione della presenza della lontra nell’area del Mar Piccolo, si legge ancora nel comunicato stampa del WWF, di solito è stata segnalata nelle zone delle litoranea che scende verso la Basilicata, sul fiume Lemma e sul fiume Lato, allo stato attuale la Lontra nel nostro paese sopravvive soltanto in Italia meridionale (M. Spagnesi in Spagnesi& Toso 1999), anche se recenti ritrovamenti indicano una progressiva reinvasione di fiiumi trentini e friulani dai bacini limitrofi di Austria e Slovenia. Sebbene la lontra sia diffusa in tre continenti (Europa, Asia e Africa) la popolazione italiana meridionale è isolata dal resto delle popolazioni europee (Loy et al., 2004). Popolazione stimata in 230-660 individui (Prigioni 2006). Alcuni indici – conlcude il WWF nella nota stampa, raccolti in aree campione e la lenta rioccupazione di parte dell’areale storico suggeriscono che la popolazione sia in crescita (Fusillo et al. 2003).L animale ritrovato era già morto, e presentava all’esame radiografico diverse fratture a carico del cranio e agli arti anteriori. Cucciolo di femmina lungo 97 cm. e del peso di 4.5 kg. La carcassa è stata consegnata alle IZS di Taranto per le analisi di routine sulla fauna in pericolo di estinzione. La notizia è stata segnalata alla ISPRA per la mappature delle zone d’avvistamento.
Secondo le direttive del IUCN, come riportato sotto, la Lontra in Italia è stata classificata come specie a rischio.
La foto in evidenza divulgata dal WWF di Taranto è di Marco D’Errico
