Sarà interrogato domani dal gip Paola Incalza il 49enne di Taranto che domenica scorsa ha cercato di uccidere i suoi due figli accoltellando prima al collo il primogenito di 14 anni (guarirà in 15 giorni) e poi scaraventando dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di sua madre la bimba di 6 anni, che è ancora ricoverata in gravissime condizioni e lotta tra la vita e la morte nell’ospedale SS. Annunziata. L’uomo, con precedenti per lesioni e maltrattamenti in famiglia, è accusato di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Intanto l’intero quartiere lunedì sera (8 ottobre) si è ritrovato per strada in una fiaccolata, voluta dall’istituto Falcone e dalla parrocchia Corpus domini guidata da Don Francesco Mitidieri, per stringersi attorno alla famiglia della piccola Nadia.
Gli abitanti delle “case bianche” insieme a docenti, alunni e genitori dei plessi Falcone e Ungaretti dell’istituto comprensivo Pirandello, si sono ritrovati davanti alla scuola Falcone e hanno percorso via XXV Aprile per manifestare, in un momento di preghiera e di riflessione, la loro vicinanza e solidarietà alle povere vittime di un gesto folle. Un corteo silenzioso che ha voluto lanciare un messaggio forte: riflettere sulle difficoltà quotidiane della periferia, sul contesto sociale spesso degradato, sulla disgregazione della famiglia. Chiesa e scuola da tempo collaborano nel quartiere per cercare di cambiare le cose, tentando di dare ai giovani un futuro migliore. Tantissime le mamme che hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla famiglia partecipando al corteo.
