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“TERRA MAGICA”, IL NUOVO PROGETTO DI MASSIMO CIMAGLIA (FOTO)

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Terra magica, il nuovo progetto di Massimo Cimaglia, sostenuto da InPuglia 365, progetto regionale per la valorizzazione turistica a culturale, con il patrocinio morale del Comune e della Provincia di Taranto, inizia così: entrando in un mondo che sembra essersi fermato nel tempo. Si aprono le porte della Masseria Canonico ed ecco pronte le sorelle del massaro, le figlie, i lavoratori che guidano gli spettatori alla scoperta di antichi mestieri, dalla fabbricazione dei cesti alla filatura della lana, dalla manifattura delle orecchiette alla lavorazione dei frutti della terra. Importanti i figuranti della Pro Loco di Crispiano che utilizzano strumenti e costumi antichi.
A seguire le relazioni di due studiosi: Giulio Mastrangelo, presidente dell’Archeoclub di Massafra ha raccontato la storia della masseria Canonico, mentre il biologo Michele Masi ha illustrato la varietà naturalistica del luogo.
Al calar del sole poi lo spettacolo “Una fiaba rupestre” di Barbara Gizzi, un testo scritto appositamente per l’occasione che ha colto in pieno, attraverso la poesia e uno studio documentato e attento, l’essenza della location.
Lo spettacolo è diretto e interpretato da Massimo Cimaglia che ha vestito i panni dell’antico massaro. Ricca di sfumature la sua interpretazione che restituisce con emozione il dolore di chi ha lasciato la sua terra e la osserva con nostalgia insieme con la fine di un mondo in cui qualche volta padroni e sottoposti potevano essere amici. Scandito dal lavoro e dalla preghiera, fa da controtempo la frenesia della leggenda del mago Greguro, noto ‘masciaro’ del luogo e di sua figlia Marangella, disegnata dalla carismatica interpretazione di Debora Boccuni. Nella masseria si vive anche lo scontro generazionale tra Anna, un’intensa Marina Lupo, e sua nipote Cosima, la giovane e brava Valeria Cimaglia, capace di far commuovere il pubblico nel momento in cui abbandona la sua terra. La splendida voce di Simona Cucci, nei panni di Addolorata, rievoca il dolore e il lavoro delle donne interpretando due canti tradizionali pugliesi accompagnati dalla fisarmonica di Bruno Galeone e dalle percussioni di Simone Carrino. Antonello Conte è un sognante Angelo, donna Maria, interpretata da Stefania Infantini, Carmelo ha il volto di Giuseppe Colucci, fino alla piccola Lucia, Claudia Cimaglia, che rappresenta la speranza e il futuro.
Per il pubblico, inoltre la degustazione dei vini della tenuta Zicari, curata da Anna Maria Salinari.

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