Quello compiuto l’altra notte è l’ennesimo atto intimidatorio ai danni di uno stabilimento balneare della litoranea salentina ad est del capoluogo ionico. Due “molotov”, ovvero bottiglie incendiarie sono state lanciate contro la recinzione della “Spiaggetta” senza fortunatamente provocare gravi danni, soltanto annerito il muretto di cinta. Un episodio sul quale gli inquirenti stanno indagando. Intanto all’indomani dell’attentato i gestori dello stabilimento hanno rilasciato interessanti dichiarazioni al “Quotidiano di Puglia” .
«Per noi si tratta della prima volta che siano costretti a fare i conti con vicende di questa natura in quattordici anni di lavoro. E siamo sorpresi da quanto è accaduto. Ci auguriamo che venga fatta presto luce sui responsabili e abbiamo fiducia nel lavoro dei carabinieri e della magistratura» – dice Adriano Di Giorgio, proprietario e gestore del lido insieme al fratello Luciano.
Il sospetto, più che concreto, conclude il Quotidiano nel servizio di Mario Diliberto, che dietro questa catena di “intimidazioni” estive ci possa essere la stessa mano. Una regia unica che intende bussare alle porte di chi ha il coraggio di investire sul turismo e sullo splendido litorale della provincia jonica.
