Giampaolo Vietri – Capogruppo Forza Italia al Consiglio Comunale di Taranto, interviene sulla delicata vicenda delle aliquote per il calcolo delle imposte per i tarantini. Il rappresentante dell’opposizione parla di stangata per i contribuenti.
“In vista dell’approvazione del bilancio – sostiene Vietri – il Comune è chiamato ad adottare la nuova imposizione tributaria riguardante l’Imu, la Tasi, l’Irpef comunale ed infine la Tari che rimarrà smisurata in quanto strettamente legata al costo delle attività dell’Amiu. A tal proposito, prosegue l’esponente di Forza Italia, giunge in aula anche il piano economico finanziario dell’Amiu che narra di un costo complessivo delle attività della società che supera i 42 milioni di euro, nonostante fossero giunte rassicurazioni circa la riduzione di tale costo grazie alla sottoscrizione del nuovo contratto di servizio. Un costo eccessivo, secondo Giampaolo Vietri, che pagheranno i cittadini con la tassa dei rifiuti, che è al di sopra di oltre 6 milioni di euro rispetto ai costi standard che gli studi di settore ci dicono dovrebbe avere un azienda così dimensionata per garantire le prestazioni demandate. L’amministrazione comunale, scrive Vietri, deve esercitare in modo più pregnante il controllo analogo previsto dalla delibera di consiglio n. 141/2016 vigilando sulla gestione societaria, economica e finanziaria dell’azienda partecipata di proprietà del Comune. Occorre, secondo il Capogruppo di Forza Italia, una gestione oculata e virtuosa della società che riduca i costi migliorando, come avviene altrove, la qualità del servizio senza continuare ad infierire sulle tasche dei cittadini. Alla Tari si aggiunge l’Imu, sostiene Vietri, per la quale il consiglio comunale approverà una stangata, applicando ancora una volta l’aliquota massima consentita per legge dell’1,06% a tutte le proprietà che non risultano abitazione principale come seconde case, uffici e locali commerciali. Per finire, conclude Giampaolo Vietri, l’Irpef comunale che i comuni possono anche non istituire ma che, invece, il comune di Taranto adotta sui redditi superiori a 15 mila euro lordi applicando anche in questo caso l’aliquota massima consentita dalla legge ovvero lo 0,8%. Dopo tanto dibattere, dunque, l’amministrazione comunale non diminuisce l’imposizione tributaria locale, approvando per l’Imu e l’Irpef le aliquote massime previste per legge e non riducendo il costo del servizio Amiu che determina il gravoso costo della Tari che i cittadini saranno chiamati a pagare. ”
Giampaolo Vietri – Capogruppo Forza Italia al Comune di Taranto