
31 Lug Ex Ilva, la maggioranza chiede al sindaco Bitetti di ritirare le dimissioni e propone un nuovo piano di transizione
La maggioranza del Consiglio comunale di Taranto ha approvato un documento politico unitario con cui chiede al sindaco Walter Bitetti di ritirare le dimissioni, presentate nei giorni scorsi, e di continuare a rappresentare la città «con piena agibilità politica», soprattutto in vista del tavolo ministeriale convocato dal ministro Urso.
Nel testo, firmato da tutte le forze di maggioranza, si ribadisce il sostegno al primo cittadino e si rilancia una visione alternativa per il futuro dell’area industriale, fondata sulla chiusura progressiva degli impianti dell’area a caldo a carbone e sull’uscita definitiva dalla produzione di acciaio con combustibili fossili. Una svolta definita «storica», dopo oltre 60 anni di battaglie.
Il documento elenca alcuni punti chiave della proposta:
- Stop all’utilizzo di FSRU e chiusura graduale dell’area a caldo
- Installazione di forni elettrici compatibili con l’idrogeno verde
- Bonifiche ambientali contestuali alla riconversione industriale
- Tutela occupazionale con percorsi di riqualificazione per i lavoratori
- Clausole vincolanti nei contratti industriali, con possibilità di revoca in caso di inadempienze
«Salute, ambiente e lavoro devono essere parte di un equilibrio imprescindibile», si legge nel testo. Ogni nuovo piano industriale, secondo la maggioranza, dovrà passare per una rigorosa Valutazione di Impatto Ambientale e Sanitario (VIAS), con meccanismi certi per la salvaguardia dei posti di lavoro e per lo sviluppo di un’economia sostenibile.
Si propone inoltre la definizione di un Accordo di Programma in due fasi – una istituzionale e una operativa – come unico strumento capace di garantire insieme riconversione ambientale, sostenibilità produttiva, garanzie occupazionali e rigenerazione urbana.
Infine, la maggioranza lancia un appello al sindaco Bitetti a tornare sui suoi passi: «La città ha bisogno della tua guida in un momento cruciale. Serve un confronto urgente e trasparente con tutto il Consiglio comunale per affrontare insieme questa transizione».